Alpemac Srl
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“Fin da bambino ho sempre avuto la passione per la bicicletta. È stato mio padre a trasmettermela tant’è vero che ho iniziato a fare le prime gare di ciclismo all’età di otto anni” esordisce Patrik. “Crescendo mi sono dedicato per una decina d’anni alle gare di motocross ma ho continuato a pedalare poiché utilizzavo la bicicletta come mezzo d’allenamento mixando mountain bike e bici da strada. Con gli anni e il lavoro l’impegno del motocross è diventato troppo ingombrante in termini di tempo, ho quindi deciso di tornare al primo amore e ricominciare a fare qualche gara di mtb fin quando, un bel giorno, circa cinque anni, è nata l’idea di unire l’utile al dilettevole e creare il progetto del Garda Bike Center che è un diventato un riferimento importante per il cicloturismo nella zona del lago di Garda per l’organizzazione di escursioni e il noleggio, la vendita e l’assistenza bici della zona turistica del lago di Garda.
Lo spunto è venuto dalla crescita esponenziale che il segmento del cicloturismo ha avuto in questi ultimi anni anche in conseguenza del fenomeno legato alle e-Bike perché ci siamo fin da subito resi conto della necessità di poter mettere a disposizione degli appassionati la nostra professionalità e competenza tecnica oltre che la conoscenza del territorio”.
Prima di parlare del Patrik Borgognoni guida cicloturistica e sentire i suoi consigli è giusto celebrare l’atleta, il campione che quest’anno ha dominato il circuito Brixia Adventure vincendo il titolo nella categoria Master 2 nella fascia di età dai 35 ai 39 anni. “Si tratta di un circuito composto da sette gare di mountain bike piuttosto impegnative, di cui ne ho vinte cinque arrivando sempre sul podio nelle altre, e in base ai risultati raggiunti viene stilata la classifica finale e assegnato il titolo che ho vinto per quanto concerne la categoria Master 2 dai 35 ai 39 anni.
È stato un dominio poiché, tolta la prima gara della stagione dove Patrik è stato un po’ sottotono, dalla seconda in avanti le ha vinte praticamente quasi tutte facendo capire chiaramente come sarebbe andata la stagione che ha dominato grazie a una regolarità impressionante. “Nella prima gara la gamba è sempre un po’ più imballata perché occorre smaltire la preparazione che non ha come obiettivo la singola gara ma tutta la stagione. Una volta smaltita la preparazione è stato come innescare una marcia in più. Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto perché il lavoro del Garda Bike Center assorbe gran parte del mio tempo e quindi spesso mi ritrovo ad allenarmi nelle pause pranzo o la sera dopo il lavoro. Tra l’altro più vado verso l’estate e più aumenta il lavoro e quindi meno ore di allenamento ho a disposizione”. Parlando del Garda Bike Center, è qui che nasce il contatto tra Patrik e Alpemac che nella prossima stagione sarà suo sponsor ufficiale. “È nata una bella di amicizia con Dieter, il titolare dell’azienda, per una questione di noleggio e assistenza sulla sua e-Bike e lui ha deciso che Alpemac sarebbe diventata un mio sponsor ufficiale per la prossima stagione 2022/2023 quando cercherò di bissare i risultati ottenuti quest’anno”.
Poter compiere tragitti e percorsi molto lunghi e impegnativi con una fatica, tutto sommato, minima grazie all’uso di una bicicletta a pedalata assistita crea nell’individuo un senso di soddisfazione personale piuttosto forte che induce chiunque a vivere delle esperienze cicloturistiche appaganti. Ma affinché siano tali e non delle avventure dal finale incerto, occorre avere degli accorgimenti e seguire delle regole comportamentali all’apparenza banali e scontate ma che nella pratica non sono tali per tutti. Una volta inquadrato chi è il Patrik atleta, abbiamo quindi chiesto il suo punto di vista di esperto e il suo parere da guida cicloturistica in merito al fenomeno e-Bike.
“Quello delle e-Bike è un vero e proprio fenomeno sociale e l’idea di aprire il Garda Bike Center è scaturita proprio da lì” racconta Patrik. “L’uso della e-Bike consente di muoversi senza troppa fatica e di cimentarsi con salite e percorsi che senza la pedalata assistita non si riuscirebbe ad affrontare senza un allenamento continuo. Questo aspetto rischia però di essere un boomerang poiché esiste anche il rischio concreto di farsi male, vuoi perché si è portati a strafare e vuoi perché spesso lo sprovveduto sottovaluta la fase di discesa che tipicamente è molto più insidiosa della salita; la pendenza, la conseguente velocità e il terreno tipicamente accidentato sono delle insidie non da poco. Mi è capitato di trovare dei turisti in infradito su dei sentieri che invece richiedevano abilità e certamente un abbigliamento adeguato”. È una cosa già vista anche per altri sport “estremi” di massa come lo sci, dove ai molti i plus si accompagnano anche alcuni rischi spesso sottovalutati come quello di farsi male seriamente per esempio.
Quando si decide di vivere un’esperienza cicloturistica in percorsi e luoghi che non si conoscono bene il consiglio è quindi quello di rivolgersi a strutture professionali come il Garda Bike Center che, oltre ad accompagnare i turisti in percorsi e luoghi sicuri, quindi in totale sicurezza, è in grado di fare assistenza in caso di guasti o problemi alle bici e obbliga ad avere un abbigliamento consono a quello che si sta andando a fare.
“L’inizio non è stato facile come spesso accade alle start-up – racconta ancora Patrik – ma la qualità del lavoro, la professionalità, la qualità del servizio offerto e la competenza ha permesso di affermarci. L’avvento delle e-Bike ha dato la possibilità a moltissime persone di approcciare questo sport, comprese quelle che neanche sapevano cosa fosse una mountain bike o una bici da corsa o con problemi fisici, che oggi possono vivere delle vere e proprie esperienze esplorative in sella alle loro bici. È questo il segreto del successo del Garda Bike Center in quanto accompagniamo i turisti alla scoperta della Valtenesi e di alcune delle più belle zone del territorio bresciano che si affaccia sul Lago di Garda. Possono così vivere un’esperienza immersiva nella natura con tutta serenità e senza correre particolari rischi essendo seguiti e accompagnati da esperti della zona”. Il professionista ti accompagna e ti tutela e ti da un servizio a 360° sia come indicazione sui percorsi da fare in base alle specifiche capacità e fornisce un’assistenza meccanica anche durante la gita poiché si può sempre incappare nell’imprevisto come la rottura di una catena o una foratura che se non si è in grado di gestire, rovina l’escursione a tutto il gruppo. Se invece hai al tuo fianco un accompagnatore in grado di intervenire prontamente è facile ripartire e riprendere l’escursione. Ma anche semplicemente il sapersi orientare in posti e situazioni che non sono il tuo territorio può creare seri problemi. Garda Bike Center accompagna i turisti lungo i percorsi della Valtenesi che sono alla portata di tutti. “Esistono poi dei percorsi un po’ più tecnici dove si portano i bikers più esperti che hanno delle esigenze e delle abilità un po’ più evolute rispetto al semplice turista e alla famiglia con i bimbi.
Non abbiamo degli itinerari prestabiliti ma garantiamo puro divertimento e un effetto Wow!” afferma Patrik Borgognoni cui abbiamo chiesto, in qualità di esperto, di dirci cosa non deve assolutamente mancare nell’abbigliamento per affrontare un percorso in sella a una mtb o e-Bike; la risposta è stata abbastanza eloquente e meno scontata di quanto non si possa pensare: “Ci sono tre cose fondamentali che non devono assolutamente mancare nell’abbigliamento ideale; innanzitutto, il casco che molti considerano inutile e invece in moltissime situazioni ti salva la vita; la seconda è la “scarpa” che può anche essere semplicemente una scarpa da ginnastica basta che abbia una suola leggermente rinforzata come Vibram o similari.
L’altra cosa che si consiglia sempre è il pantaloncino con il fondello per prevenire escoriazioni e vesciche perché se fai sono mezzora di bici va bene, ma se comincia a fare percorsi di qualche ora ne risenti sicuramente il giorno successivo”. Che dire, di più se non: grazie Patrik e buoni chilometri!!!
Lorenzo Benarrivato