Macchinari attrezzatura per la lavorazione della lamiera

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Week End: Boom e-Bike!!! Un vero e proprio fenomeno sociale

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Negli ultimi 30 anni, andare in mountain bike è diventato uno sport davvero gettonato.
Nel 2021 l’industria europea della bicicletta ha, infatti, continuato la sua curva di crescita, con cifre e record in aumento sia nelle vendite che nella produzione di biciclette ed e-Bike.

Proprio il segmento delle e-Bike è quello che sta regalando le maggiori soddisfazioni nel senso più ampio del termine, vuoi come crescita di mercato che di domanda da parte di fruitori di qualsiasi genere, amatori, ciclisti della domenica, professionisti e sportivi.

Poter compiere tragitti e percorsi molto lunghi e impegnativi con una fatica, tutto sommato, minima crea, infatti, nell’individuo un senso di appagamento e soddisfazione personale piuttosto forte; ecco perché lo abbiamo definito un fenomeno sociale che, attraverso questo articolo, abbiamo provato ad analizzare sotto molteplici aspetti.

 

Tra le finalità di STEEL LIFE, oltre a parlare dei nostri clienti e delle loro applicazioni e far conoscere la tecnologia targata Alpemac, vi è anche quella di fornire degli spunti di carattere generale, magari suggerendo località da visitare legate al nostro territorio o raccontando quelle tendenze con cui veniamo a contatto nella vita di tutti i giorni, alcune delle quali sono ormai parte importante del tempo libero.

Da attenti osservatori e da appassionati utilizzatori, non poteva quindi sfuggirci il “fenomeno e-Bike”; un vero e proprio fenomeno sociale che da alcuni anni sta caratterizzando le nostre abitudini ma che, dalla pandemia in avanti, ha trasformato ognuno di noi in un performante ciclista scalatore. La “Cima Coppi”, il Mortirolo e lo Stelvio non spaventano più, o almeno preoccupano meno perché basta semplicemente selezionare la modalità sport e all’improvviso tutto diventa più agevole e meno impegnativo.

Ironia a parte, questo fenomeno interessa molta più gente di quanta si possa immaginare e porta con sé diverse implicazioni legate alla diffusione sempre più ampia di e-Bike e city-Bike a pedalata assistita, a partire dai risvolti legati all’ecosostenibilità per finire con i benefici che il loro impiego costante produce sulla salute e sulla nostra forma fisica.

In questo articolo, abbiamo perciò cercato di analizzare e descrivere al meglio ogni aspetto legato al diffondersi di queste “due ruote”, dando un quadro dell’andamento del mercato europeo e scattando un’istantanea della situazione italiana, parlando poi degli aspetti più strettamente legati alla nostra salute per finire con alcune nuove soluzioni targate Bosch che, a oggi, è uno dei, se non il principale, produttore di motori elettrici nel campo dei cicli.

 
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Le vendite continuano a crescere

Lo abbiamo definito il “fenomeno e-Bike” e stando ai numeri del mercato non vi è definizione più azzeccata. Stando a quanto emerge dall’ultimo profilo annuale dell’industria e del mercato europeo della bicicletta realizzato da CONEBI (Confederation of the European Bicycle Industry), nel 2021 l’industria europea della bicicletta ha, infatti, continuato la sua curva di crescita, con cifre e record in aumento sia nelle vendite che nella produzione di biciclette ed e-Bike. Durante il secondo anno della pandemia, la domanda dei consumatori ha continuato a mantenersi su livelli elevati, insieme a una maggiore attenzione politica verso la mobilità sostenibile e attiva. Di conseguenza, nel 2021 (sono questi gli ultimi dati disponibili al momento) le vendite di biciclette ed e-Bike hanno raggiunto un record assoluto, superando la soglia dei 22 milioni di unità per la prima volta da quando CONEBI ha iniziato a raccogliere i dati nel 2000.

 

Questa crescita è stata trainata, in particolare, dalla continua e robusta domanda di e-Bike, che ha superato i 5 milioni di unità vendute.

Le vendite totali di biciclette e biciclette elettriche hanno raggiunto il valore di 19,7 miliardi di euro, con un incremento del 7,5% rispetto al 2020. Per quanto riguarda la produzione di biciclette e biciclette elettriche, è stata stimata una crescita di circa il 10% rispetto al 2020, corrispondente a poco più di 16 milioni di unità in Europa nel 2021. Anche la produzione di parti e accessori per biciclette è aumentata nel 2021, raggiungendo un valore di 3,6 miliardi di euro (da 3 miliardi di euro nel 2020).

Nonostante le ben note interruzioni della supply chain dovute al lockdown e le attuali difficoltà legate alla mancanza di componentistica primaria, è di fatto in atto un fenomeno di reshoring che ha contribuito a innescare una nuova ondata di industrializzazione in Europa: si tratta di un processo che richiederà tempo ma che rappresenta un’opportunità unica per l’ecosistema industriale europeo di crescere in modo sostenibile nel lungo periodo. Sicuramente, il conflitto in Ucraina e tutto ciò che ne consegue non aiuta ma, di certo è in atto una fase di transizione in cui una maggiore produzione locale – a partire dalla fabbricazione di parti di biciclette – e la vicinanza al consumatore sono una parte essenziale.

Nel 2021 gli investimenti complessivi dell’industria hanno raggiunto un livello di oltre 1,75 miliardi di euro, +17% rispetto agli 1,5 miliardi di euro dell’anno precedente. I posti di lavoro diretti nel settore manifatturiero sono passati da oltre 77.500 nel 2020 a quasi 87.000 nel 2021, il che porta il totale dei posti di lavoro by STEEL LIFE 55 diretti/indiretti in Europa a una stima di circa 170.000. Inoltre, dalle oltre 1.000 PMI presenti in Europa nel 2020, si stima una crescita del 5-10% nel 2021. Difronte a questi dati, è quindi innegabile che il settore del ciclo – in termini di creazione di posti di lavoro verdi, produzione locale sostenibile, imprenditorialità e investimenti, innovazione e impronta ambientale – sta contribuendo concretamente agli obiettivi dell’Unione Europea, rendendo l’industria una delle più grandi all’interno della Green Economy dell’Unione Europea.

 
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Non si ferma la voglia di bici in Italia

E l’Italia? Qual è la situazione nel nostro Paese? È Confindustria ANCMA, Associazione Ciclo Motociclo Accessori, a dirci che quello nostrano è un mercato effervescente, almeno stando ai dati attualmente disponibili del 2021, in cui le vendite hanno sfiorato numeri da record. Sembra infatti che la mancanza di prodotto, le difficoltà globali di approvvigionamento e i ritardi nelle consegne, che interessano la filiera del pedale negli ultimi anni, non abbiano frenato il desiderio di bici degli italiani. Dopo i numeri record del 2020, con oltre 2 milioni di pezzi venduti, il mercato 2021 ha sfiorato il dato dell’anno precedente, fermandosi a 1.975.000, pari a un -2%. Le stime annuali diffuse da Confindustria ANCMA descrivono un mercato nazionale in salute, dove le biciclette tradizionali, con 1.680.000 pezzi venduti, segnano una leggera flessione (-3%), mentre – guarda caso – le e-Bike continuano la loro crescita con 295.000 biciclette a pedalata assistita vendute, +5% sul 2020.

Un risultato molto positivo alla luce del fatto che è stato raggiunto in assenza di quegli incentivi all’acquisto che avevano, invece, contribuito al considerevole dinamismo della domanda postlockdown nel 2020.
Si consolida quindi il protagonismo della bicicletta come strumento di mobilità e svago, un elemento che esige di essere valorizzato dal punto di vista culturale e per il quale occorre una visione corale di incentivi all’utilizzo fatta, per esempio, di maggiori investimenti sulle ciclabili, sulla promozione dell’uso, la sicurezza degli utenti e la promozione internazionale dell’Italia come meta cicloturistica. Da questo punto di vista, soprattutto pensando ai chilometri di ciclabili oggi disponibili, abbiamo ancora molto da fare. I dati di mercato stilati da ANCMA permettono inoltre di misurare l’andamento dell’industria di riferimento che, con più di 3,2 milioni di biciclette, ha fatto segnare nel 2021 un aumento della produzione vicino al 7%.

Sotto la voce produzione si distingue ancora il segmento e-Bike, che da solo cresce del 25%, mentre la cosiddetta bici muscolare registra un + 5% sul 2020 e oltre 2,9 milioni di pezzi prodotti. Positivi, con aumenti a doppia cifra, anche i dati che riguardano l’export di biciclette muscolari (+21%) e quello delle e-Bike (+56%) per un valore complessivo di 418 milioni di euro (+ 45%), mentre ancora più significativo è il valore dell’export di parti e componenti, che arriva a un totale di 528 milioni di euro (+36%). Una tendenza, quest’ultima, che consolida la tradizionale eccellenza produttiva italiana di selle, gruppi, telai, ruote per bici di alta gamma.

 
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Una scelta preferenziale per facilità d’uso e versatilità

Pocanzi, lo abbiamo definito uno “strumento di mobilità e svago”. La bicicletta nasce proprio come mezzo di locomozione versatile, comodo e funzionale per qualsiasi tipo di spostamento; solo successivamente viene adottato per il mantenimento dell’attività fisica da parte delle persone. Sin dall’inizio, siamo nel 1800 circa, c’è stata un’evoluzione formidabile: da modelli a spinta, si è passati all’aggiunta di pedali sul fulcro della ruota, fino all’e-Bike che ha radicalmente cambiato la percezione che si ha della bicicletta. Inizialmente usata dalla gente comune per svolgere attività quotidiane, come arrivare nel luogo di lavoro, la e-Bike, oggi, ha ormai un impiego diverso, per lo più legato all’attività sportiva e all’allenamento.

Ma quale è stata l’evoluzione? Le prime e-Bike sperimentate sono state quelle ad accelerazione continua (stile scooter), mentre oggi, per avere un’esperienza simile alla bicicletta “muscolare”, è stato introdotto il sensore di potenza arrivando alle biciclette con pedalata assistita. Queste ultime uniscono, all’azione della pedalata meccanica dell’uomo, quella del motore elettrico; continuando a pedalare, si può, infatti, selezionare la modalità di assistenza del motore, scegliendo l’aiuto elettrico più indicato. Soprattutto negli ultimi anni, con l’avvento della pandemia, molte persone per non essere costrette a rimanere in casa, hanno scelto l’acquisto di una e-Bike, portando, come visto, a un incremento del mercato e guadagni piuttosto elevati per le case costruttrici.

Le e-Bike sono infatti preferite anche dai meno esperti per la loro facilità d’uso e la loro versatilità. L’aspetto positivo è che, essendo utilizzabili da tutti, agevolano e facilitano l’esperienza su di essa, consentendo di compiere percorsi molto lunghi con una fatica, tutto sommato, irrisoria e creando nell’individuo un senso di appagamento e soddisfazione personale piuttosto forte. Il lato negativo è che, anche persone inesperte, possano compiere tragitti lunghi e pericolosi, rischiando qualche infortunio. Per questa ragione, nelle zone turistiche montane, i consorzi hanno organizzato escursioni, corsi e gite guidate per portare le persone a compiere esperienze nuove in e-Bike, con stimoli differenti e riducendo questo rischio. E se queste tipologie di biciclette venissero usate per le attività quotidiane in aggiunta al classico allenamento per mantenere il benessere psico-fisico della persona? In risposta a questa domanda sono accorse moltissime case ciclistiche creando delle e-Bike apposite per qualsiasi persona, professionista, amatori e persone comuni.

Lo testimonia Bosch eBike Systems che ha presentato le sue novità per il model year 2023 ad Eurobike, la fiera leader nel settore delle biciclette e delle e-Bike della scorsa estate dove è stato posto l’accento sulla sostenibilità, aspetto che evidenzia l’importanza sociale delle e-Bike. Bosch eBike Systems ha dato il suo contributo fin dalle fasi iniziali del suo sviluppo e con le innovazioni introdotte di recente, ora mette a disposizione prodotti e features su misura che sostengono ulteriormente questa trasformazione.

“La mobilità sostenibile e sicura sta acquisendo un peso sempre maggiore, soprattutto nelle città: l’e-Bike sta già dimostrando il ruolo importante che giocherà nei trasporti del domani”, ha affermato Claus Fleischer, CEO di Bosch eBike Systems. “L’anno scorso abbiamo presentato la nostra visione di e-Bike, sempre più connessa, e da allora l’abbiamo costantemente aggiornata con nuovi prodotti e features. L’e-Bike, a partire dall’eCargo Bike, passando per la bici da trekking, fino alla mountain bike elettrica (eMTB), è sempre più integrata nella vita digitale quotidiana ed è ancora più sicura grazie alle nostre innovazioni”. Da molti anni, Bosch eBike Systems persegue lo scopo di incrementare la sicurezza stradale per gli/le e-Biker, affinché possano godersi il flow con ancora più relax per questa ragione ha sviluppato un sistema intelligente che è alla base dell’esperienza in e-Bike affinché sia caratterizzata da maggiore sicurezza e spensieratezza. Tutti i componenti del sistema intelligente (composto da app, e-Bike Flow, batteria, display, unità di comando e Drive Unit) sono completamente connessi tra loro e vengono continuamente rinnovati grazie a regolari aggiornamenti over-the-air. Le nuove features e i nuovi prodotti sono molti e ampliano il sistema ottimizzando divertimento, prestazioni e sicurezza. Anche il nuovo ABS Bosch e-Bike gioca un ruolo importante in questo ambito: grazie a varie modalità ABS, ogni categoria di e-Bike può, infatti, frenare in modo più sicuro su fondi stradali diversi. La protezione da furto aggiuntiva, e-Bike Alarm, incrementa invece la sicurezza nel momento del parcheggio: in connessione con il nuovo ConnectModule e l’e-Bike Lock, la nuova funzione di allarme avverte i proprietari/le proprietarie di e-Bike del tentato furto e permette di localizzare la bici, così è possibile parcheggiarla con più tranquillità.

 
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Le eCargo Bike conquistano le città

In città, l’entusiasmo per l’eBike è sempre più evidente: il numero di ciclisti è in crescita, così come l’utilizzo della bici elettrica come mezzo di carico. Specialmente nelle zone metropolitane, l’eCargo Bike si sta affermando come alternativa sostenibile all’auto e viene usata per il trasporto. Ora anche questi mezzi possono usufruire dei vantaggi del suddetto sistema intelligente e fare la spesa o portare i bambini all’asilo è più sicuro e confortevole, grazie al nuovo ABS Cargo e alla modalità Cargo.

L’ABS Cargo permette di frenare in modo più rapido, sicuro e preciso, mentre la modalità di assistenza Cargo consente partenze fluide e piacevoli anche a pieno carico.
Altra novità è la modalità Auto, non solo per eCargo Bike, ma per tutte le e-Bike dotate di sistema intelligente. Con questa modalità di assistenza il supporto della trazione si adatta automaticamente all’ambiente, come per esempio in caso di vento contrario o pendenza, senza che l’eBiker debba applicare maggiore potenza o cambiare la modalità.

Fuori città, un numero sempre maggiore di eMountainbiker percorre i trail: negli ultimi 30 anni, andare in mountain bike è diventato uno sport davvero gettonato. Per permettere loro di raggiungere il massimo delle prestazioni e del divertimento durante le pedalate, Bosch eBike Systems ha sviluppato il rivoluzionario ABS Trail insieme agli/alle eMountain biker. Il sistema aiuta principianti dell’eMountain bike, ciclisti/e occasionali e appassionati/e di trail durante le frenate su terreni difficili, contribuendo così a perfezionare la tecnica di guida e a migliorare le prestazioni sui trail. Un’esperienza eMTB rilassata è assicurata anche dalla nuova funzione Hill-Hold, che impedisce in automatico l’arretramento involontario nei passaggi di spinta in salita. Le nuove unità di controllo System Controller e Mini Remote sono perfette per la guida sportiva e, inoltre, donano un look minimalista e pulito alle eMTB.

Verso un futuro sostenibile

Chiudiamo questo articolo parlando di sostenibilità. Circa un quarto delle emissioni totali di CO2 dell’UE è causato dai trasporti, secondo un rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente. L’utilizzo di un’e-Bike contribuisce a ridurre il traffico, il rumore e i gas di scarico. Per ridurre ulteriormente le emissioni, è importante ancorare la sostenibilità come criterio fisso anche nello sviluppo e nella produzione d di queste due ruote. Bosch eBike Systems include quindi già criteri ambientali nello sviluppo dei prodotti e trasferisce il concetto della conservazione delle risorse a tutti i processi: dalla responsabilità sociale ed ecologica lungo la catena di fornitura, allo sviluppo e alla produzione dei prodotti più sostenibili possibile, fino all’aumento dell’efficienza del riciclaggio in ottica di un’economia circolare sostenibile. Come parte del Gruppo Bosch, le cui sedi sono già climaticamente neutrali dal 2020, anche la business unit Bosch eBike Systems ha fissato la sostenibilità come elemento centrale della propria strategia e per ridurre efficacemente le emissioni, ha analizzato l’impronta di CO2 dei suoi prodotti in collaborazione con TÜV Rheinland.

In base ai risultati di tale analisi, circa il 75% delle emissioni di CO2 di un’e-Bike è causato dai materiali e dalla produzione, mentre il 15% dall’utilizzo. Il restante 10% è provocato da trasporto, imballaggio e riciclaggio.
Complessivamente, una bici a pedalata assistita ha un’impronta di CO2 mediamente equivalente a 300 kg di CO2. Se si considerano i singoli componenti dell’e-Bike, con circa 121 kg di CO2, circa il 60% delle emissioni sono causate dalla batteria. Se si percorrono circa 450 km con l’e-Bike invece che con un’auto con motore a combustione, l’impatto della batteria dell’e-Bike è già stato ammortizzato. Bosch eBike Systems si avvale di questi e altri risultati dell’analisi per sviluppare e implementare misure efficaci per una maggiore sostenibilità insieme ai suoi fornitori e partner. Sempre parlando di sostenibilità, un altor obiettivo importante è aumentare ulteriormente la capacità delle celle della batteria e, allo stesso tempo, di ridurre al minimo la percentuale di materie prime preziose in esse contenute. Bosch eBike Systems sta lavorando per garantire una catena di approvvigionamento più trasparente possibile, che consenta di rintracciare queste materie prime. Nel 2021, insieme ai fornitori di celle delle batterie, mediante un questionario sulla sostenibilità sono stati chiesti i dettagli della catena di approvvigionamento e si è risaliti alla fornitura delle materie prime, al fine di identificare ulteriori potenziali di sostenibilità. L’obiettivo è estendere, entro la fine del 2022, le indagini ad altri componenti del sistema e-Bike, come il sistema di trazione e l’unità di comando, in cui vengono impiegati materiali come l’alluminio e le terre rare. Allo stesso tempo, Bosch eBike Systems sta cercando di risparmiare risorse insieme ai suoi fornitori.

Dal 2013, ad esempio, è già stato possibile ridurre di circa il 65% il contenuto di cobalto nel catodo delle celle delle batterie eBike. L’obiettivo è ridurlo ulteriormente, aumentando al contempo la capacità delle celle della batteria. Infine, quando una batteria e-Bike ha raggiunto la fine del suo ciclo di vita, deve essere smaltita in modo corretto. Bosch eBike Systems sostiene metodi di riciclaggio nuovi e sostenibili e, in tutti i paesi di vendita in cui è legalmente possibile, si assume volontariamente gli obblighi di riciclaggio e quindi anche i costi attraverso i partner di servizio locali. Nei paesi in cui non esiste ancora una soluzione di riciclaggio, o in cui questa non è sufficientemente valida, Bosch è in stretto contatto con i suoi partner e sostiene progetti pilota e la creazione di soluzioni industriali. L’obiettivo è collaborare con i produttori per consentire al maggior numero possibile di utenti di un sistema Bosch eBike di trovare una soluzione di riciclaggio nel proprio paese.

Fabrizio Cavaliere