Macchinari attrezzatura per la lavorazione della lamiera

Macchinari attrezzatura per la lavorazione della lamiera

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Foto della testata: Brescia – Museo Santa Giulia Santa Maria in Solario

STEEL LIFE ha tra i suoi obiettivi anche quello di raccontare le tante curiosità e particolarità che caratterizzano il nostro territorio e il lago di Garda, in particolare, cosa che abbiamo iniziato a fare già dallo scorso numero del nostro magazine prendendovi per la gola.

Siamo infatti partiti parlandovi delle tante specialità gastronomiche del Benaco, per poi spostare l’attenzione, con questo nuovo articolo, sugli aspetti storico culturali proposti dalla nostra zona. Anche in questo caso ci siamo avvalsi della collaborazione del Consorzio del Lago di Garda e della persona che, in qualità di addetta stampa, si occupa della sua promozione. Abbiamo quindi chiesto a Adonella Palladino di accompagnarci un quella che abbiamo definito come una passeggiata nella storia.

 
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Lago di Garda, una passeggiata nella storia per tutta la famiglia

Fin dai tempi più antichi il grande bacino del Lago di Garda, o Benaco, è stato scelto per prendervi dimora. A testimonianza degli albori dell’uomo troviamo ben quattro siti archeologici patrimonio dell’UNESCO, che raccontano degli insediamenti palafitticoli, essi coprono un arco temporale dal neolitico all’età del ferro.
• Polpenazze, sito archeologico “Lago Lucone”
Manerba del Garda, sito archeologico sommerso “il Gabbiano”
• Desenzano del Garda, sito archeologico “Lavagnone”
• Sirmione località Colombare, sito archeologico sommerso “Lugana Vecchia”
“I quattro siti archeologici elencati – racconta Adonella Palladino – costituiscono un’ampia e fornita offerta museale che vi porterà a scoprire un’importante epoca storica anche attraverso esperienze interattive, laboratori e attività dedicate a tutta la famiglia”.
“Altri importanti insediamenti appartengono all’epoca romana, dove gli antichi hanno impresso il loro passaggio, soprattutto nelle aree termali di Sirmione, la vicina Desenzano, Lonato per le aree
agricole e artigianali, fino ad arrivare a Toscolano Maderno. Un itinerario tutto da scoprire e vivere in ogni stagione, che vi farà respirare un’atmosfera ricca di storie e aneddoti che hanno segnato tradizioni e cultura dei nostri luoghi.

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Museo archeologico di Lucone di Polpenazze

Difatti, ogni comune della nostra riviera ha un castello, posizionati in punti strategici, che oggi regalano vedute magnifiche e scorci unici del nostro territorio. Evocano da sempre avventure e fiabe, con dame e cavalieri, combattimenti ed eserciti, che difendevano le proprietà dalle invasioni barbariche. Alcuni, ancora abitati, custodiscono al loro interno Borghi dal fascino magico, altri vengono invece adibiti a mostre, eventi pubblici o privati”.
Parlando di castelli, non possiamo non menzionare Isola del Garda, antica dimora risalente al 1200 che inizialmente aveva funzione di convento francescano, fondato proprio da San Francesco D’Assisi, in quegli anni. È l’isola più grande e del lago e, con il suo imponente castello, ne domina le acque! Una visita è d’obbligo per ammirare la sua bellezza Gotico-Veneziana unica nel suo genere, circondata da un secolare parco che raccoglie essenze provenienti da tutto il mondo e un particolare giardino all’Italiana che nasconde piccoli tesori botanici. Si tratta di una meta turistica aperta da aprile a novembre, sia per visite guidate che per eventi privati; per raggiungerla ci sono punti specifici che raccolgono i visitatori, facendoli arrivare a destinazione con una breve navigazione.

 
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Tramonto sul Garda dal castello di Moniga
 
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Toscolano Maderno – Villa romana dei Nonii Arrii

I Musei dell’Ambiente

Tra le mete da non perdere vi sono anche i tre cosiddetti Musei dell’Ambiente che, nati con il preciso intento di valorizzare i luoghi e le tradizioni secolari che vi appartengono, costituiscono un passo di valore per il territorio, poiché consentono di tutelare da costruzioni selvagge e massificazione turistica, ambienti dal particolare equilibrio tra natura e insediamenti umani.
“Il Museo Etnografico della Valvestino racconta la storia e le tradizioni che hanno plasmato il territorio, facendo compiere un salto indietro nel tempo ed entrando a far parte di un luogo della memoria” spiega Adonella Palladino che prosegue: “Il museo situato a Cima Rest offre al visitatore la possibilità di cogliere le particolarità della valle e della vita agricola e artigianale che hanno caratterizzato il quotidiano di tutti fino a pochi anni fa e che, nel caso di piccoli produttori
caseari artigianali, lo caratterizzano tutt’ora. È certamente un’esperienza unica da vivere a tutto tondo soggiornando per qualche notte in questi luoghi magici”.

L’Ecomuseo delle limonaie del Garda è stato invece Istituito nel 2011 per conservare, tutelare, valorizzare e promuovere il territorio nella sua interezza di sistema e biodiversità, permettendo ai fruitori di Limone e dei suoi dintorni di entrare a contatto con un mondo unico nel suo genere.
“Si possono infatti scoprire percorsi che attraversano l’ambiente cittadino, altri che collegano a pascoli e malghe e altri, ancora, che con esperienze sensoriali uniche vi guideranno nel gusto delle tradizioni culinarie locali” commenta l’addetta stampa del Consorzio del Garda.
L’Ecomuseo della valle delle cartiere Toscolano Maderno è in “museo a cielo aperto” dove natura, cultura e storia del territorio diventano attori primari, risorse d’eccellenza che coinvolgono il visitatore in un’esperienza del tutto unica. “Segnaliamo a questo proposito la Valle delle Cartiere, che custodisce la storica via della carta, sede produttiva fin dal 1300, dove oggi troviamo il museo che, negli ambienti originali, racconta tutto il processo di fabbricazione del foglio sia con l’antico metodo che con quello più moderno” spiega la signora Adonella. Il visitatore viene coinvolto attivamente nel processo produttivo che permette di creare particolari fogli fatti a mano, aromatizzati, o con la filigrana impressa all’interno.

Il Vittoriale Degli Italiani

A Gardone Riviera si trova una delle residenze d’artista più importanti ed eclettiche del panorama
europeo. Gabriele D’Annunzio suo proprietario fin dal 1921, ospita al suo interno vari elementi storici utilizzati proprio da D’Annunzio in missioni a difesa dell’Italia durante il primo conflitto mondiale. Dimora storica che racchiude un patrimonio immenso; la biblioteca con i suoi 6.000 volumi conservati, la prua della nave Puglia, l’idrovolante ed altri tesori. Scenografico l’anfiteatro all’aperto, che ospita rappresentazioni teatrali e concerti di rilievo artistico internazionale. Il grande parco-giardino è una sorpresa continua di aromi e colori fino al laghetto delle danze, piccola chicca da scoprire. “Il Vittoriale è una tappa obbligatoria per qualsiasi viaggiatore che soggiorna sulle sponde del Garda. Testimonianza della vita inimitabile e mai banale del poeta-soldato, saprà stupirvi in ogni angolo in cui vi troverete a passeggiare” commenta Adonella Palladino.

 
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Rocca di Lonato Fondazione Ugo da Como Casa museo – salottino Ghislendi

I luoghi del Liberty e della Repubblica Sociale Italiana

Grandi alberghi, palazzi e ristoranti da cui è passata la Storia. Una diffusa segnaletica racconta i luoghi della Repubblica Sociale Italiana. Ma la vera emozione è visitare questi edifici, soggiornando in questi splendidi hotel o recandosi a cena nei prestigiosi ristoranti. Grandi cuochi, camere arredate in stile, ville affacciate sul lago, eleganza e prestigio assoluto, protetti dalla rigogliosa vegetazione. Un tuffo nella storia (e anche nel lago, perché no…) che regala emozioni uniche.

Ricordiamo che la Repubblica Sociale Italiana (RSI), fu un regime collaborazionista della Germania nazista, esistito tra il settembre 1943 e l’aprile 1945, voluto da Adolf Hitler e guidato da Benito Mussolini, al fine di governare parte dei territori italiani controllati militarmente dai tedeschi dopo l’armistizio di Cassibile. Questo, firmato il 3 settembre e diramato l’8 settembre del 1943, prevedeva la resa incondizionata italiana alle forze alleate con il disimpegno italiano dall’alleanza dell’Asse e l’inizio di fatto della cobelligeranza tra Italia e Alleati in caso di reazione della Germania nazista.
“Al termine della Seconda Guerra Mondiale le più prestigiose ville del Garda sono state trasformate in uffici governativi della Repubblica Sociale Italiana, ospedali, sedi di comandi militari. La Storia drammatica dell’Italia è transitata anche da qui” racconta infatti Adonella Palladino.
“Queste splendide dimore oggi sono tornate alla loro funzione originaria e ospitano grandi alberghi, prestigiosi ristoranti, università, uffici pubblici. “La Repubblica Sociale Italiana, proclamata nel 1943, prende il nome di ‘’Repubblica di Salò”.

Ma la sede del governo fascista era a Gargnano. Il Ministero della Cultura Popolare si trovava a Salò e da qui partivano tutti i dispacci e i comunicati stampa: “Salò comunica…”, “Salò informa…”

“Il Museo Mu.Sa di Salò dedica una sezione permanente alla RSI. Sono esposti manifesti, documenti, abiti e un video interattivo con una sola scena, narrata da due fratelli; il visitatore sceglie la narrazione storica del fascista o del partigiano. Il museo ha scelto un registro intimo, evocativo, senza cimeli e basato sullo storytelling. Il Mu.Sa è a pochi passi dal lungolago, nella ex chiesa di Santa Giustina risalente al 1587”.

 
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Gardone Riviera Il Vittoriale degli Italiani dimora di Gabriele D’Annunzio
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MuSa – Museo di Salò
 
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Desenzano, Lonato, Pozzolengo e Sirmione Rievocazione storica nel Parco del Risorgimento

Mecenati e Collezionisti

Il Garda è seduttore, con le sue bellezze paesaggistiche e storiche ha conquistato il cuore di scrittori, poeti, artisti, viaggiatori di ogni epoca e luogo, che hanno scelto di soggiornare per un breve periodo o prendervi dimora definitivamente.
“Importanti testimonianze le possiamo trovare presso la Fondazione Ugo da Como, a Lonato” spiega la signora Adonella. “La Fondazione fa capo a un eccezionale complesso monumentale che comprende la Casa-museo appartenuta al Podestà, quale sede del rappresentante di Venezia, cui era demandato il controllo del territorio e la Rocca visconteo veneta insieme a un piccolo gruppo di antichi edifici facenti parte del borgo medievale lonatese. Collezioni d’arte di grande valore sono conservate presso il Museo Lechi di Montichiari che nasce nel 2012 per ospitare le donazioni di quadri passate dai conti Lechi al comune, raccolta di 365 pezzi tra dipinti, disegni, stampe, porcellane provenienti dalle più importanti famiglie bresciane risalenti al ‘700 e ‘800. Tra gli autori più significativi si distinguono alcuni maestri della pittura lombarda, veneta e romana come Alessandro Bonvicino detto il Moretto, Giulio Campi, Giulio Cesare Procaccini, Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio, Giovanni Battista Pittoni, Alessandro Magnasco,

Pietro Bellotti, Luigi Basiletti, mentre un’intera sala è dedicata a un gruppo di importanti opere di Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto”.
“Un’altra prestigiosa pinacoteca – prosegue Palladino – è il MarteS di Calvagese, che espone 184 quadri realizzati tra il ‘300 e l’800 conservati all’interno di un palazzo seicentesco. La collezione è stata ideata da Luciano Sorlini, a cui è dedicata e che nel tempo ha acquisito altri importanti pezzi tramite i figli, attuali depositari del bene. Importanti nomi caratterizzano il percorso artistico visitabile, tra cui ricordiamo Tiepolo, Bellini, Ricci, Guardi, Canaletto”.

 
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Foto grande: La torre di San Martino Panoramica. Nel riquadro: Toscolano Maderno – Museo della carta – Particolare realizzazione carta a mano
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Il castello Bonoris a Montichiari

I musei cittadini

Salò con il Mu.Sa, come visto, vuole essere un luogo in cui raccogliere, interpretare, comunicare
Salò e il Garda, l’identità della città, i suoi tesori, il suo contributo alla storia nazionale. Importanti sezioni sulla Repubblica di Venezia, Repubblica Sociale e varie mostre periodicamente allestite.
A San felice del Benaco troviamo la Fondazione Cominelli che al suo interno ospita e valorizza
artisti che a rotazione espongono le loro creazioni, sempre di elevato valore culturale.
Dal 2000 è stata creata una collaborazione di inclusione sociale con il progetto AlterBar, sia
come opera di volontariato che come supporto agli utenti portatori di disabilità.
Anche Brescia, a pochi chilometri dal lago di Garda, forte di un importante centro storico ricco di arte, saprà stupirvi con i Musei di Santa Giulia, Palazzo Martinengo e il castello, senza tralasciare tutta l’architettura che caratterizza piazze e angoli cittadini.
Mantova, un’altra perla facilmente raggiungibile dal Garda, vanta numerose attrazioni del panorama artistico e architettonico tra cui Palazzo Ducale e Palazzo Te, luoghi di inestimabile valore. “Con i percorsi ciclo pedonali si possono sviluppare interessanti giornate di turismo attivo e culturale” afferma Adonella Palladino.
Solferino e San Martino, territorio a sud del Garda, fu teatro di violenti e sanguinosi scontri durante i combattimenti dell’unità d’Italia.

In particolare, si ricorda la data del 24 giugno 1859 (battaglia animata ancora oggi con rievocazione storica in costumi d’epoca) giornata in cui morti e feriti furono così tanti che il numero reale non si conosce. Dopo quella battaglia nasce definitivamente il Regno d’Italia, ancora parziale per come lo conosciamo oggi. La Torre di San Martino della battaglia ospita a riguardo museo, ossario e museo della Croce Rossa che proprio in queste colline ebbe il suo inizio.

 
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Rocca di Lonato – Fondazione Ugo da Como – Casa Museo – Galleria
 

La storia, vista dall’alto

“La battaglia decisiva che ha portato all’indipendenza e all’unità dell’Italia si è svolta nel 1859 sulle colline tra Desenzano, Lonato, Pozzolengo e Sirmione, dove ora sorge il Parco del Risorgimento, un’area verde di 500 ettari in territorio di Desenzano del Garda” spiega la signora Adonella. “Dalla sommità si vede il lago, sia di giorno che di sera (da qui partono raggi di luce tricolori). I dipinti all’interno della Torre di San Martino rievocano fatti e protagonisti del Risorgimento. La Torre è alta 64 m e ha il diametro di 13,9 m. Fu completata nel 1893 grazie a una partecipata sottoscrizione nazionale ed è maestosa e armoniosamente inserita nel verde delle colline. La Torre di San Martino, il Museo e l’Ossario sono frequentate mete di visita. Tutto intorno, la campagna, viti, trattorie tipiche, percorsi ciclabili e un grande campo di golf.
Ricordo, infine, che la Croce Rossa è nata qui, da un’idea di Henry Dunant. Sconvolto dagli orrori della guerra e ammirato dal comportamento della gente che, senza curarsi di nazionalità e schieramento, prestava le cure ai soldati, aveva elaborato il progetto di formare squadre di infermieri volontari, per soccorrere i feriti su ogni campo di battaglia”.

Fabrizio Garnero

 
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Mantova Palazzo Te, la camera dei giganti