Macchinari attrezzatura per la lavorazione della lamiera

Macchinari attrezzatura per la lavorazione della lamiera

sl-05-minifaber-cover
 
sl-05-minifaber-dida
Matteo (a destra) e Raffaello Melocchi, rispettivamente Operation Manager e Presidente fondatore di Minifaber

È una pannellatrice automatica Multibend-Center ECO 79.26-2 l’oggetto al centro dell’interesse di questa case history targata STEEL LIFE e realizzata presso Minifaber, realtà specializzata nella lavorazione a freddo delle lamiere che, dal disegno al prodotto semilavorato o finito, padroneggia le tecnologie e le competenze necessarie per svolgere internamente ogni singola fase del processo produttivo: dalla progettazione agli studi di fattibilità, attraverso la prototipazione e produzione in piccole e grandi serie.
Pur avendo raggiunto i grandi risultati a livello internazionale, questa importante azienda situata a Seriate in provincia di Bergamo continua a innovare il proprio parco macchine puntando su soluzioni che sappiano abbinare produttività, efficienza ed ergonomia. Ultimo esempio di questa strategia è proprio la pannellatrice RAS Multibend-Center ECO 79.26-2 fornita da Alpemac.

 
sl-05-minifaber-01

Da un garage ad Alzano Lombardo con quattro persone impegnate a tranciare lamiera a una realtà industriale con circa 320 dipendenti e una sede operativa che oggi si espande su 49000 mq, di cui 24000 mq coperti. Stiamo descrivendo l’evoluzione che ha vissuto la Minifaber di Seriate, in provincia di Bergamo, dal 1960, anno in cui è stata fondato da Giovanni Battista Zaccaria (Giannino), a oggi, diventando un riferimento a livello europeo nella lavorazione a freddo delle lamiere per conto terzi, nella tranciatura, nell’imbutitura e saldatura metalli, negli assemblaggi.

Minifaber è infatti oggi un’azienda a conduzione familiare che fonda la sua forza sull’approccio customer-oriented: ascoltare e comprendere le esigenze dei clienti, essendo capace di interfacciarsi con i mercati di tutto il mondo anche grazie a Minifaber East Europe, una sede produttiva a Bacau in Romania.
“Minifaber nasce come azienda di tranciatura e stampaggio – spiega Matteo Melocchi, operation manager e nipote del fondatore – ma negli anni l’attività di carpenteria è cresciuta fino a rappresentare circa il 50% del nostro fatturato.

Oggi siamo strutturati in più reparti produttivi: “produzione1” con imbutitura, tranciatura e stampaggio, “produzione2” con punzonatura, pannellatura, piegatura, taglio laser 3D, saldatura 3D, “produzione5” in cui avvengono le fasi di assiematura, intesa come saldatura Tig, Mig, manuale ed automatizzata con robot e altri reparti di assemblaggio, confezionamento e imballaggio.

Abbiamo anche tre linee di produzione complete dedicate alla produzione in serie di un particolare prodotto che produciamo in grosse quantità. Siamo un’azienda in continua evoluzione ed è quasi divertente vedere clienti che, quando tornano a farci visita dopo mesi, rimangono stupiti nello scoprire come sono cambiate le cose in Minifaber con nuovi reparti e continui ampliamenti. Siamo terzisti e vogliamo continuare ad espanderci grazie a vari progetti innovativi che, posso anticipare, riguardano anche il reparto di carpenteria leggera”.

 
sl-05-minifaber-02
Minifaber nasce come azienda dedita alla tranciatura e allo stampaggio e solo successivamente affianca la produzione di carpenteria, attività cresciuta fino a rappresentare il 50% del fatturato aziendale.
 

Dall’esecuzione pezzi al co-design

La crescita di Minifaber passa anche da un approccio nuovo all’attività di terzisti. “Negli anni – prosegue Melocchi – siamo passati da un servizio puro di esecuzione di pezzi a un co-design in cui mettiamo a disposizione dei clienti la nostra competenza di oltre 50 anni nella lavorazione della lamiera con l’obiettivo di fornire un prodotto che costa meno ed è più performante. Questo è frutto del lavoro e delle competenze del nostro ufficio tecnico interno, dei responsabili di reparto e dei loro collaboratori che contribuiscono attivamente per dare questo servizio al cliente. Anche gli stampi di tranciatura e di imbutitura sono realizzati sia internamente, sia da fornitori che lavorano con noi ormai da decine di anni. Così come avviene per la parte di carpenteria. “Vogliamo che, quando una persona pensa a un pezzo di lamiera, pensi a Minifaber”. Dal disegno al prodotto semilavorato o finito, Minifaber padroneggia le tecnologie e le competenze necessarie per svolgere internamente ogni singola fase del processo produttivo: dalla progettazione agli studi di fattibilità, attraverso la prototipazione e produzione in piccole e grandi serie.

Avere all’interno dell’azienda tutte queste tecnologie permette alla parte tecnica, di ricerca e sviluppo, di creare sinergia, di non focalizzarsi solo sulla carpenteria o sullo stampaggio, ma dare un servizio e un’ingegnerizzazione completa del prodotto”.

 
sl-05-minifaber-03
 

I vantaggi della piegatura tangenziale

Questa strategia, fondamentale per rispondere in modo veloce e flessibile alle esigenze produttive dei clienti, si fonda sulle competenze e su un parco macchine esteso, efficiente ed innovativo.
“Ogni anno Minifaber investe circa il 5% del suo business in ricerca e sviluppo e nell’acquisto di nuovi macchinari scelti per la loro affidabilità, efficienza e per il servizio post-vendita che li accompagna. Oggi un’azienda come la nostra, se vuole rispettare le richieste dei clienti, non può permettersi nemmeno un giorno di fermo macchina e per questo abbiamo bisogno di un’assistenza reattiva ed efficace”.
Un esempio di questa strategia è la recente installazione di una pannellatrice RAS Multibend-Center ECO 79.26-2 fornita da Alpemac. “La piegatura tangenziale è una tecnologia ben nota – conferma Melocchi – ma solo recentemente abbiamo acquisito una commessa con dimensioni fuori dai nostri standard che ci ha portato a valutarne l’inserimento in produzione. Presso la showroom Alpemac a Calcinato abbiamo eseguito dei test di produzione su una pannellatrice RAS Multibend-Center ECO con risultati così positivi che abbiamo scelto di investire in questa macchina avendo la certezza che avrebbe risposto alle nostre esigenze e necessità attuali e future vista la potenzialità di questa macchina”.
Anche in fase di fornitura della macchina Alpemac ha saputo fornire un servizio di alto livello permettendo a Minifaber di iniziare a produrre pezzi con la pannellatrice RAS in circa due settimane all’installazione. “Siamo rimasti stupiti: la formazione dei nostri operatori è stata rapidissima, anche grazie alla facilità di programmazione che è uno degli elementi caratteristici di questa macchina”. La pannellatrice RAS Multibend-Center ECO è caratterizzata da un sistema a bandiera che, a differenza dei tradizionali metodi di piegatura accompagna la lamiera in tutto la fase di piega. Questa caratteristica si traduce in diversi vantaggi produttivi: dalla grande flessibilità in fase di piegatura (è possibile eseguire pieghe positive, negative e schiacciate) alla sicurezza di non graffiare il materiale (che quindi può essere anche verniciato, lucidato o serigrafato), passando soprattutto per un’elevata precisione di piega e ripetibilità cui si uniscono ergonomia funzionale e sicurezza d’uso.
“La sicurezza per l’operatore è massima visto che la piega avviene lontano dalle sue mani ed anche l’ergonomia è fenomenale. Gli operatori non devono più sollevare I particolari in fase di piega perché è il manipolatore a gestire in automatico tutto il processo. L’operatore deve solo caricare e scaricare i pezzi dal piano a sfere. Non dover sollevare pesi ha permesso a Minifaber di poter utilizzare tutte le maestranze, uomini e donne indifferentemente, per queste lavorazioni. Visto che in Minifaber il 60% della forza lavoro è costituito da donne il fatto che tutti possano lavorare su questa macchina è davvero ottimo”.

 
sl-05-minifaber-04
 
sl-05-minifaber-05

Soddisfare lotti sempre più piccoli

In questi mesi di utilizzo in Minifaber sono rimasti sorpresi dall’efficienza di questa pannellatrice: il passaggio da un codice prodotto a un altro avviene in tempo zero grazie alla velocità di programmazione e di attrezzaggio. “Con la Multibend Center Eco possiamo piegare in modo semplice geometrie che prima erano molto difficili da realizzare.

La produttività è poi elevatissima: analizzando i particolari che piegavamo prima con macchine tradizionali e oggi con questa pannellatrice, abbiamo visto una riduzione di tempi di lavorazione importante, in alcuni casi, dell’ordine del 30%. Questo vantaggio ci permette di essere molto più flessibili e veloci, soddisfare lotti sempre più piccoli che i clienti chiedono per il fatto che l’attrezzaggio è molto veloce”.

Da sottolineare il sistema di carico manuale, capace di gestire fino a tre pezzi differenti e dotato di un dispositivo laser per ogni pezzo posizionato: se il pannello non viene inserito correttamente (fino a 10 gradi di errore), l’impianto dispone d’un manipolatore con encoder che lo posiziona con precisione millesimale nella condizione richiesta per la lavorazione, recuperando tempo ciclo.

Attraverso un unico utensile è dunque possibile realizzare qualsiasi angolo di piega, con la massima precisione e senza bisogno di sistemi ausiliari per il controllo dell’angolatura. Con lunghezza utile di 2.560 mm, Multibend-Center ECO 79.26-2 permette di piegare pannelli fino a 2.560 mm di lunghezza e 203 mm di altezza.

 

Il valore del welfare aziendale

Merita concludere questa case history con un aspetto legato alla filosofia e alla mentalità presente in questa importante azienda che Melocchi ha sfiorato parlando del fatto che il 60% della forza lavoro in Minifaber è di sesso femminile.
Minifaber, infatti, crede da sempre nell’importanza delle proprie persone, del loro benessere e anche di più. Per Minifaber fare impresa significa infatti essere consapevoli del proprio ruolo sociale, nei confronti della Comunità interna, i dipendenti, e di quella esterna, gli stakeholders. “Investire in servizi volti alla persona crea un valore spesso non direttamente misurabile, ma che garantisce un risultato nel lungo periodo” confermano i titolari dell’azienda di Seriate. “L’essere umano è naturalmente portato a dare nel momento in cui riceve, e questo non può essere legato alla mera componente retributiva. Occorre essere presenti e attenti ai bisogni delle nostre persone, capire cosa può farli stare meglio. È evidente che l’impresa ne deve trarre un vantaggio, saremmo ipocriti a non ammetterlo. L’importante è capire che il guadagno passa attraverso la propria squadra e le probabilità di raggiungere risultati positivi aumenta se la squadra rema con vigore nella stessa direzione”. Questa vision si traduce in numerose attività di welfare che l’azienda organizza e propone: da percorsi di alta formazione legati al ruolo allo smart working (attivo da oltre 15 anni), passando per servizi aggiuntivi a disposizione dei dipendenti (catering, vaccinazione antiinfluenzale, dichiarazione dei redditi…) e alla possibilità di flessibilità nell’orario lavorativo, solo per citarne alcuni.

Edoardo Oldrati