Alpemac Srl
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Dalla progettazione al prodotto finito, passando per il taglio, la tornitura da lastra, la fluotornitura, la bordatura, l’assemblaggio e la saldatura. È di questo che si occupa da quasi sessant’anni Drima di Montichiari (BS), azienda fondata nel 1964.
“Realizziamo conto terzi particolari destinati a svariati settori: dall’agricoltura all’edilizia, dalle telecomunicazioni all’industria elettromeccanica, passando per le attrezzature da giardino, casalinghi e arredamento, fino all’automotive, all’illuminazione, al comparto alimentare, dell’aspirazione e a quello della ventilazione” spiega Dario Rossi, titolare di Drima “Sostanzialmente, realizziamo su misura mediante tornitura in lastra cilindri, profili parabolici e coni in acciaio, acciaio inox, alluminio, ottone e rame”. Altrettanto ampio e diversificato è il portfolio clienti di Drima, comprendente realtà non solo attive all’interno dei confini nazionali.
“Buona parte dei nostri manufatti – conferma, infatti, Rossi – è destinata all’estero, con una quota percentuale che è da tempo in costante crescita. Manufatti costruiti su precisa specifica, grazie a un parco macchine interconnesso, rispondente ai requisiti di Industria 4.0, composto da moderni torni in lastra a controllo numerico, macchine CO2 per il taglio laser bidimensionale, oltre ad alcune bordatrici, presse e macchine taglia dischi”.
Tra gli impianti di recente installazione spicca per contenuto tecnologico e potenzialità il nuovo sistema X5 per il taglio laser a fibra a 5 assi, recentemente fornito da Alpemac ed entrato a far parte del parco macchine dell’azienda. Stiamo parlando di una macchina distribuita in esclusiva dall’azienda bresciana la cui funzione consulenziale e di affiancamento sia da un punto di vista tecnico, sia di definizione della sua configurazione secondo le specifiche operative del cliente, è stata tanto essenziale quanto apprezzata dalla stessa Drima per questo importante investimento.
“Nella scelta e nell’introduzione di un nuovo macchinario in officina – sottolinea Rossi – la nostra attenzione non può che orientarsi al futuro. Ogni investimento è sempre fatto in prospettiva; a tal proposito, nell’ottica di un nuovo investimento, oltre che andare a individuarne le caratteristiche e le prestazioni, siamo soliti valutare accuratamente la solidità del partner cui ci rivolgiamo, per essere certi che lo stesso possa garantirci con continuità un’adeguata assistenza, un rapido supporto oltre alla fornitura di eventuale ricambistica. Nel caso
di Alpemac c’è stato anche il vantaggio della vicinanza”.
Seppur già provvista di un paio di impianti laser CO2 di taglio, Drima si è posta come preciso obiettivo quello di ampliare ulteriormente il proprio mercato per offrire valore aggiunto ai manufatti costruiti. In altre parole, dotarsi di strumenti e attrezzature per riuscire a fare cose prima non realizzabili, o comunque eseguibili con non poca difficoltà.
“Per ampliare il nostro mercato di riferimento e distinguerci ulteriormente dalla concorrenza, avevamo necessità – conferma Rossi – di poter offrire qualcosa di più e quindi di poter dare ancor più valore aggiunto al nostro prodotto. Necessitavamo quindi di dotarci di una macchina di taglio con caratteristiche completamente diverse da quelle già in nostro possesso. Caratteristiche che abbiamo trovato in questo nuovo impianto di taglio laser a fibra a 5 assi, che ci permette non solo di aprire nuovi sbocchi di mercato ma, grazie all’affidabilità, alla qualità di processo e alla produttività, di fornire manufatti con un livello competitivo ancora più elevato”.
“Abbiamo una capacità di deformazione – prosegue Rossi – in tornitura in lastra di acciaio inox, acciaio e alluminio rispettivamente fino a 6, 10 e 15 mm, per un diametro che può raggiungere i 2.500 mm. Potenziale produttivo che, in seguito al nuovo investimento effettuato, si è decisamente incrementato”.
Con questi presupposti, l’azienda è in grado di lavorare i metalli rispettando bassissime tolleranze fornendo manufatti di precisione con qualità certificato ISO 9001. “L’affiancamento di Alpemac – rileva lo stesso Rossi – è stato fondamentale nel riuscire a individuare la tecnologia e la macchina meglio rispondente alle nostre necessità. In questo senso, l’azienda ha saputo ricoprire un ruolo di partner estremamente qualificato nel riuscire ad aiutarci a scegliere la soluzione più idonea, consigliandoci nel migliore dei modi, ponendo le basi per una collaborazione vincente rivolta anche al futuro della nostra attività”.
L’approccio al mercato della lavorazione lamiera di Alpemac, parte fin dalla fase di taglio, ambito per cui l’azienda propone diverse soluzioni specializzate all’interno delle quali quella proposta a Drima ha riguardato la serie Nukon X5. “La serie X5 – spiega Luca Gelli, responsabile della divisione taglio termico di Alpemac – ricopre senza dubbio un ruolo di privilegio all’interno della nostra proposta commerciale di macchinari sviluppati per tagliare pezzi tridimensionali.
Si tratta di una soluzione che assicura un’ampia area di lavoro, grazie alle corse degli assi cartesiani X, Y e Z rispettivamente di 3.000 x 1.500 x 900 mm, insieme alla rotazione sulla testa A e B: ±120° per l’asse A e 360° in continuo per l’asse B. Una dotazione, questa, che assicura il taglio preciso e perfetto di qualsiasi particolare sviluppato nello spazio”. Al fianco di Drima, Alpemac ha dimostrato grande attenzione al cliente, affiancandolo nella scelta non solo della macchina di taglio più idonea ma anche nella sua configurazione ottimale. Configurazione che per l’impianto di taglio laser fibra a 5 assi X5 installato in Drima ha previsto l’integrazione di un particolare sistema di carico/scarico, oltre che di una porta di accesso di dimensioni maggiorate. “Per mancanza di spazio – spiega ancora Gelli – abbiamo studiato un sistema di carico/scarico del taglio laser, ovvero una tavola rotante provvista di separatore in modo da avere due distinte aree di lavoro. Le due aree, che garantiscono un accesso totale di 1.500 x 3.000 x 900 mm, possono essere attrezzate in tempi molto rapidi, per poter accogliere, entrambe, sia particolari 2D che 3D, con un cambio altrettanto veloce in tempo mascherato”.
L’altra personalizzazione ha riguardato l’accesso all’area di taglio, predisponendo una porta d’accesso di dimensioni più ampie, così da rispondere anche alla necessità di introdurre lamiere geometricamente molto grandi.
“Drima – continua Gelli – deve poter soddisfare lavorazioni molto particolari anche di pezzi fuori standard. Per questo era necessario che l’accesso all’area di taglio fosse reso il più agevole possibile. E ciò è stato fatto unendo l’ausilio del nostro partner alla nostra esperienza di settore. Inoltre, in base agli spessori normalmente lavorati – prosegue Gelli – la scelta congiunta è stata quella di optare per un generatore con sorgente da 2 kW, ritenuto più che sufficiente. Da segnalare anche la presenza di un nastro trasportatore che evacua gli sfridi direttamente all’esterno dell’area di lavoro”.
Tra i plus apprezzati dell’impianto di taglio e le personalizzazioni adottate, Drima riconosce la completa disponibilità di Alpemac e del costruttore, nonché la competenza dimostrata per ottenere un risultato operativo fortemente orientato alla produttività. “Sebbene la nostra esperienza e le nostre competenze, grazie a quasi 60 anni di attività – sottolinea e conclude Rossi – consentano di soddisfare esigenze di alta finitura, tipiche per esempio di nostri clienti nell’arredo-design, siamo altrettanto strutturati per gestire un mercato meccanico più pesante, realizzando componenti di alta precisione anche di maggiori dimensioni. Il nuovo impianto fornito da Alpemac coniuga proprio questi due aspetti, elevando di fatto la nostra competitività. Ciò detto siamo molto soddisfatti e ci auguriamo di proseguire la nostra attività continuando a crescere, di inserire nuovi macchinari e di riuscire a coprire altre fette di mercato che oggi non siamo ancora riusciti a coinvolgere. Un sogno? Riuscire a rendere i nostri processi ancora più automatizzati e aumentare la gamma di servizi per completare maggiormente quello che già oggi stiamo offrendo”.
Fabrizio Cavaliere