Alpemac Srl
Uffici - Showroom - Magazzino
Sono le lamiere di grandi dimensioni e gli spessori medio alti il “pane quotidiano” del lavoro nello stabilimento Europrogress di Caivano in provincia di Napoli e il motivo per cui Alpemac ha fin da subito spinto in maniera forte due tecnologie alternative al laser; le ragioni? Remuneratività della fase di taglio e, come vedremo, i vincoli legislativi imposti dalle normative vigenti in fatto di infrastrutture stradali e ferroviarie.
Ma è meglio procedere con ordine e partire dalle parole del fondatore dell’azienda, Antonio Parolisi: “Europrogress nasce nel 2004 come concretizzazione dalla mia ambizione di creare qualcosa di mio e fare l’imprenditore. Aspirazione cresciuta lavorando nell’azienda di mio padre dove ho maturato e sviluppato le competenze legate alla lavorazione della lamiera poiché, storicamente, facevano carpenteria di altissima precisione. La mia idea era invece quella di creare una realtà che potesse operare nel settore delle infrastrutture e così è nata Europrogress che oggi si occupa di progettare, realizzare e mettere in opera carpenteria metallica medio pesante per opere civili e industriali in ambito stradale, autostradale e ferroviario, per l’appunto”.
“Oggi parlare di Europrogress Group è facile ma vi assicura che per arrivare dove siamo abbiamo fatto grossi sacrifici e lavorato tanto soprattutto per raggiungere e ottenere le certificazioni necessarie a operare nel nostro ambito di specializzazione. Oggi siamo una realtà affermata e di assoluto riferimento con un’ampia clientela fidelizzata attraverso un rapporto basato sulla fiducia, sulla disponibilità e sull’esperienza diretta. Una competenza che è certificata secondo le UNI EN ISO 9001-45001-18001 E e CE- EN ISO 1090 EXC 4 ottenute da organismi di attestazione internazionale, oltre che qualificata SOA per prestazioni di progettazione e costruzione Categoria V per OS18A (carpenteria metallica) e OS34 (barriere antirumore). Oggi il nostro core business è questo; lo testimonia il fatto che nell’ultimo decennio abbiamo contribuito con le nostre carpenterie metalliche a quasi tutte le grandi Opere ferroviarie, stradali e autostradali realizzate a livello nazionale”.
Il valore aggiunto di Europrogress, al netto delle certificazioni e delle qualifiche che sono obbligatorie e necessarie per operare in questo specifico settore, è la progettazione delle opere: “Abbiamo uno staff interamente dedicato alla progettazione delle nostre opere e questo ci consente di creare soluzioni progettate nei minimi dettagli per donare alle strutture massimo valore funzionale ed estetico. I nostri ingegneri, architetti e specialisti sono a completo servizio dei nostri clienti con cui sviluppano e ottimizzano tutto ciò che viene realizzato. La nostra forza è quindi la perfetta integrazione tra funzionalità e senso estetico, tra robustezza delle strutture e leggerezza dell’impatto visivo.
Ciò, negli ultimi cinque anni, ci ha, per esempio, consentito di brevettare un’innovativa tipologia di barriera di mitigazione ambientale che abbiamo installato a bordo strada del ponte sulla SS 77 in Val di Chienti o un’avveniristica galleria fonica installata in una delle tangenziali milanesi nei pressi di Paderno Dugnano per la quale i nostri ragazzi si sono superati”.
A Caivano, Europrogress Group, oggi, ha strutturato un moderno stabilimento di produzione ad alto contenuto ingegneristico in cui realizza le proprie opere metallurgiche cresciuto grazie a un costante processo di rinnovamento tecnologico. “Man mano che si sviluppava l’azienda abbiamo dovuto far crescere, pari passo, anche la nostra struttura e organizzazione produttiva poiché se non disponi dei requisiti in termini di superficie produttiva e delle tecnologie giuste è molto più complicato conseguire e mantenere le certificazioni necessarie a operare in questo ambito così specialistico” spiega Parolisi. “Venendo però da una fase di crescita molto veloce, la nostra scelta iniziale è stata quella di appoggiarci in outsourcing a partner esterni affidabili e soprattutto con i requisiti giusti atti a garantirci dei semilavorati di qualità e con le caratteristiche richieste dalle varie normative cui dobbiamo attenerci. Dotarsi delle tecnologie di taglio necessarie è stato però un passo obbligato vista le prospettive di crescita e sviluppo dell’attività. Abbiamo quindi scandagliato il mercato alla ricerca della soluzione ideale per le nostre esigenze trovando innanzitutto il partner ideale in Alpemac e poi la tecnologia più adatta.
Eravamo, infatti, affascinati dalla tecnologia laser per la qualità del taglio che può assicurare anche sugli elevati spessori e per le possibilità di automatizzazione che generalmente offre ma da un confronto tecnico che abbiamo avuto con i tecnici Alpemac in occasione di un loro evento espositivo cui siamo stati invitati abbiamo capito che le macchine di cui avevamo bisogno erano altre, soprattutto in virtù degli spessori dei lamierati che processiamo – quindi della remuneratività del taglio – e della normativa UNI EN 1090 divenuta più vincolante e ancor più restrittiva dopo la tragedia del Ponte Morandi di Genova, Abbiamo scelto tre macchine di grandi dimensioni Promotec, del Gruppo Alpemac, due sistemi di taglio plasma ad alta definizione con testa bevel e soprattutto foratrice industriale ISO 40 che utilizziamo soprattutto per i semilavorati e le lamiere destinate ai viadotti, oltre a un sistema ossitaglio multi cannello Super Kompact che con cui tagliamo gli spessori più elevati”.
Negli ultimi anni, sul mercato abbiamo assistito al proliferare di macchine laser impiegate per applicazioni che normalmente erano ad appannaggio di tecnologie e macchinari più convenzionali, mi riferisco per esempio al taglio plasma piuttosto che all’ossitaglio” spiega Luca Gelli, Responsabile della Divisione Taglio termico di Alpemac. “A nostro avviso riteniamo che esiste la giusta tecnologia di taglio termico per ogni all’applicazione; ecco perché offriamo un ventaglio di prodotti e tecnologie distinte potenzialmente valide per la medesima applicazione. Partiamo quindi dal nostro tipico approccio consulenziale per comprendere e interpretare al meglio l’esigenza produttiva del cliente per poi individuare insieme a lui la soluzione che riteniamo più adeguata. È stato così nel caso di Europrogress quando Parolisi e i suoi tecnici sono venuti a trovarci in occasione di una nostra open house.
Laser – nel nostro caso esclusivamente in fibra – e plasma ad alta definizione possono potenzialmente essere indicate per la stessa lavorazione ma si differenziano in modo piuttosto sostanziale, soprattutto in termini di investimento. È qui che entra in gioco il concetto di remuneratività del taglio per cui vanno considerati diversi parametri a partire proprio dall’investimento iniziale, dal costo del consumo energetico e dei gas di assistenza al processo il cui consumo cresce in modo significativo con l’aumentare degli spessori. Questo tipo di approccio implica infatti un utilizzo di gas inerte (azoto) in quantità importanti. Pur riconoscendo quindi la validità del laser di alta potenza nel taglio dei materiali di medio alto spessore, Alpemac offre al cliente la possibilità di investire nella tecnologia del plasma ad alta definizione che in alcune applicazioni è decisamente migliorativa sia in termini di velocità che di finitura e qualità del taglio. È questo il caso di Europrogress per cui vi era anche “l’aggravante” di dover ottemperare a quanto previsto dalla normativa UNI EN 1090 che è una certificazione obbligatoria a partire dal luglio 2014 per tutti i produttori di componenti strutturali in acciaio e alluminio, nonché per produttori di kit immessi sul mercato come prodotto da costruzione. Questo tipo di certificazione è riconosciuta a livello internazionale e obbliga e vincola tali produttori a eseguire sulle carpenterie i fori in modo meccanico e non più mediante taglio termico. In ragione di ciò abbiamo consigliato a Europrogress l’acquisto di un sistema di taglio plasma Promotec Kombo con testa bevel per eseguire i cianfrini di taglio ma soprattutto equipaggiato con foratrice industriale ISO 40 con cambio utensili automatico con cui poter ottemperare a quanto previsto dalla normativa. Una scelta rivelatasi corretta come testimonia un secondo sistema Kombo ordinato e installato pochi mesi dopo al fianco si un pantografo ossitaglio Super Kompact anch’esso della nostra consociata Promotec dedicato al taglio degli spessori più grossi”.
“Oggi – racconta ancora Parolisi – le ferrovie dello stato e ANAS ci richiedono il foro fatto a macchina e non con il taglio termico e quindi i sistemi Promotec si sono rivelati essere la scelta corretta. Queste macchine ci hanno inoltre permesso di ottimizzare notevolmente i tempi di produzione e questo ci ha reso ancor più competitivi perché ci assicurano un semilavorato di taglio praticamente finito e un incremento di quasi il 45% di produttività nella fase di taglio delle lamiere.
Con le tecnologie consigliate da Alpemac riusciamo a fare un prodotto di qualità ad altissimo livello: abbiamo un taglio più rapido e soprattutto preciso, abbiamo le foratrici industriali con una precisione di esecuzione dei fori al decimo di millimetro e questo si ripercuote anche su tutte le fasi del ciclo produttivo a valle del taglio poiché riusciamo ad assemblare un prodotto in maniera più rapida e ad avere meno problematiche di installazione quando si va in cantiere, sia questo una barriera fonoassorbente, un viadotto o una galleria fonica. L’acquisto delle macchine Promotec ci ha quindi portato a migliorare in maniera importante lo standard produttivo dell’azienda, più di quanto già non fosse”.
“In conclusione – spiega Parolisi – ci tengo a dire che l’acquisto dei macchinari da parte nostra è stato il coronamento del lavoro svolto da Alpemac e dai suoi tecnici attraverso i quali ci ha realmente accompagnato in quella che loro definiscono Metal Experience, garantendoci un servizio costante prima, durante e dopo l’installazione, con la formazione e il service puntuale ogni volta che si è presentata la necessità. Siamo pienamente soddisfatti perché finora hanno sempre mantenuto le promesse e onorato gli impegni presi.
Il futuro è tutto da scrive anche se le premesse sono più che buone; di sicuro la nostra fase di ampliamento continuerà anche perché stiamo comunque, ancora, pensando al taglio laser fibra per potenziare ulteriormente il nostro reparto e portarci in casa anche quelle lavorazioni sui bassi spessori che, tuttora, diamo in outsourcing a terzisti esterni. Vorremmo quindi ampliare ulteriormente lo stabilimento per dare spazio a questa tecnologia di taglio che continua ad affascinarci e, in ragione di ciò, Alpemac, con Promotec, ha tutte le carte in regola per continuare a essere nostro fornitore primario per quanto concerne il taglio termico” conclude Antonio Parolisi.
Lorenzo Benarrivato