Alpemac Srl
Uffici - Showroom - Magazzino
Da 35 anni Promal propone soluzioni di arredo innovative e di qualità per l’ufficio e per ambiti culturali quali librerie, biblioteche, università, musei e archivi. L’azienda offre singoli elementi o l’intero allestimento “chiavi in mano” assicurando una progettazione accurata e attenta alla flessibilità futura ed una produzione garantita dalla continua innovazione e dalle certificazioni ottenute.
“Dal 1986 ci occupiamo della progettazione, produzione e commercializzazione di arredi metallici, ma è nell’ultimo decennio che abbiamo dato un forte impulso alla produzione” racconta Mauro Pesso titolare dell’azienda. “La passione è ciò che ci motiva a fare sempre meglio, a non accontentarci di essere semplici fornitori, ma a voler diventare, a nostra volta, veri e propri partner dei clienti. Per questa ragione, all’interno del nostro stabilimento di Pianezza ci occupiamo di tutto l’iter produttivo, dal progetto – quindi dall’idea – al taglio, alla piegatura e pannellatura fino alla verniciatura finale, cosa molto importante perché in alte realtà similari alla nostra questa fase viene tralasciata e gli arredi sono lasciati grezzi. Seguiamo ovviamente anche l’imballaggio e soprattutto l’installazione presso il cliente. Abbiamo infatti squadre di montatori che installano chiavi in mano i nostri arredi presso gli uffici, le scuole e le biblioteche; insomma, diamo un servizio completo e seguiamo con una cura maniacale tutto il ciclo produttivo di ogni arredo che è 100% italiano e certificato”.
“Da una decina d’anni, il mercato ci ha posto davanti nuove sfide” racconta ancora Mauro Pesso. “Seguendo differenti ambiti del settore arredo metallico abbiamo dovuto imparare a gestire esigenze simili ma allo stesso tempo diametralmente opposte, soprattutto dal punto di vista dei quantitativi da produrre. Questo ci ha portato a dover far coesistere in un’unica realtà ritmi di produzione completamente diversi. Abbiamo però raccolto la sfida e siamo andati dietro a questa esigenza del mercato attrezzandoci, di conseguenza, al meglio per poterla affrontare e qui arriva la conoscenza con Alpemac che ha pian piano rivoluzionato la nostra officina. L’approccio ha inizialmente riguardato una pannellatrice a bandiera RAS MultiBend Center 79.26-2 che per noi ha rappresentato realmente qualcosa di nuovo. Mi riferisco alla pannellatura tangenziale che Alpemac ci ha fatto conoscere e apprezzare mostrandocene fin da subito le enormi potenzialità per il nostro tipo di prodotto. Ci ha, infatti, permesso di entrare in nuovi mercati con prodotti mai provati in precedenza”.
Il sistema di piegatura a bandiera rappresenta la più raffinata tecnologia ideona a realizzare pieghe in positivo e negativo senza graffiare il materiale; il sistema a bandiera garantisce, infatti, precisione e assenza di usura delle lame degli utensili. Un singolo set di utensili standard in dotazione è ciò che serve per avere la massima flessibilità di design. Ampi spazi liberi e altezza utensili di 203 mm permettono di lavorare la lamiera con una libertà creativa che non ha eguali: pentagoni, esagoni, pezzi conici, pieghe interne, pieghe raggiate, bordi aperti o chiusi, pieghe sfalsate, piccolissime pieghe a “U”, pieghe in vicinanza del centro lamiera, pieghe in negativo come ultima piega, pezzi con angoli obliqui.
La Multibend Center, che è totalmente elettromeccanica, gestisce ottimamente sia la realizzazione di pezzi singoli che le produzioni in serie; ogni singolo pezzo prodotto è infatti una perfetta riproduzione fedele all’originale, a differenza delle pannellatrici a sistema idraulico in cui i cicli di lavorazione possono risentire della variabilità del circuito idraulico stesso. A Ciò si unisce anche l’incredibile produttività, dovuta al caricamento iper-veloce automatico degli utensili; il programmatore calcola in automatico la strategia più veloce di cambio utensili, l’alta velocità nell’esecuzione della piegatura (da 0 a 280 gradi in un secondo) e la presenza in macchina di tre pannelli contemporaneamente durante il ciclo di piega.
“Non posso che spendere parole positive per la collaborazione fin qui avuta con Alpemac dove abbiamo trovato un team di persone e tecnici che hanno innanzitutto ascoltato le nostre esigenze e analizzato la nostra produzione intravedendo soluzioni che io e i miei collaboratori non riuscivamo a vedere.
Risolto il problema della pannellatura, si è evidenziato un altro collo di bottiglia nella piegatura manuale e loro, doppo aver passato al setaccio i nostri particolari hanno suggerito di intraprendere una nuova strada proponendoci una pressa piegatrice di nuova concezione SafanDarley con attacco utensili Wila su entrambe le tavole. I risultati sono stati sorprendenti in quanto questa macchina ha contribuito in modo importante a snellire questa fase e ad acquisire, anche qui, quella flessibilità di cui necessitavamo.
Il pregio di Alpemac è stato quindi quello di non porsi davanti a noi come fornitore ma di mettersi al nostro fianco, quasi a dire “tranquillo, è una “scommessa che facciamo in due”.
I punti di forza delle presse piegatrici E-Brake rispetto alle piegatrici idrauliche tradizionali sono la massima precisione di piega su tutta la lunghezza grazie alla bombatura pressoché nulla, il ciclo produttivo fino al 30% più veloce conseguente all’uso di una nuova generazione di componenti elettronici e software, applicato all’iter di dialogo tra software e sistema di sicurezza, permette l’ottimizzazione del sincronismo tra macchina ed operatore e un risparmio energetico fino anche al 50% dovuto all’uso di motori elettrici.
“Il rapporto con Alpemac ci ha poi portato all’acquisto di un nuovo laser in fibra che ci ha consentito, ancora una volta, di compiere un passo avanti”, spiega ancora Pesso. “Forse è più corretto parlare di un vero e proprio salto di qualità poiché ha cambiato definitivamente il nostro modo di lavorare portando a un incremento notevole di efficienza e produttiva nel reparto di taglio tanto da obbligarci a un nuovo intervento più a valle per bilanciare la fase di piegatura e non incorrere nuovamente in un collo di bottiglia che avrebbe vanificato quanto fatto. È qui che è stata inserita una seconda pannellatrice tangenziale RAS Multibend Center ma questa volta con due robot antropomorfi di asservimento: uno per il carico e l’altro per la fase di scarico con pallettizzazione dei pezzi piegati. Su questa seconda pannellatrice abbiamo quindi fatto confluire tutti i lotti più numerosi quindi dai 150/200 pezzi in su riuscendo a sfruttarne al meglio le caratteristiche di velocità e produttività. Ciò ha consentito di alleggerire il carico di lavoro che gravava sulla prima pannellatrice con campo di lavoro da 2,5 m e di dedicarla così ai lotti più piccoli che realizziamo con estrema versatilità essendo una macchina ad attrezzaggio automatico facile da programmare con cui riusciamo a soddisfare tutte le esigenze comprese quelle per noi fondamentali legate alla prototipazione perché tutti i mobili nuovi nascono ovviamente da dei campioni, dei prototipi. Se non si hanno a disposizione le attrezzature per provare a realizzarli è difficile riuscire a inserire a catalogo nuovi mobili e nuove soluzioni. La prima pannellatrice ci da questo tipo di versatilità”. “Cosa vedo nel futuro di Promal? Vedo continuità!” afferma Mauro Pesso che poi prosegue: “continueremo a investire nelle nuove tecnologie come abbiamo sempre fatto perché sono quelle che finora ci hanno permesso di fare la differenza ampliando il nostro catalogo prodotti e acquisendo quote di mercato. Non ho dubbi che la collaborazione con Alpemac proseguirà anche perché il loro Service è un fiore all’occhiello. Noi abbiamo in mente una punzonatrice combinata laser ma vedremo cosa ci consiglieranno i tecnici Alpemac, dove arriveremo per sostituire la nostra vecchia punzonatrice e affiancarla al laser di taglio di cui disponiamo”.
Mario Lepo